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- 5% delle macchine o dei robot integra l'AI, secondo le indagini ESENER e OSH Pulse dell'EU-OSHA.
- Il 39,5% delle imprese che utilizzano l'AI operano nei settori ICT, finanza, manifatturiero e ingegneristico.
- Il 27% dei lavoratori ritiene che l'AI incida sui tempi e i processi del loro lavoro, mentre il 47% pensa che aumenti la sorveglianza.
La campagna europea “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), si articola in cinque diversi ambiti tematici. Attualmente, l’attenzione è concentrata sull’automazione dei compiti lavorativi, con un particolare focus sui sistemi robotici avanzati e sulle tecnologie basate su intelligenza artificiale (AI). Questo tema è di grande importanza poiché, come evidenziato nel documento EU-OSHA “Strategie per la salute e sicurezza in un mondo automatizzato”, i progressi nel campo della robotica e dell’AI stanno progressivamente sostituendo alcuni compiti fisici e cognitivi nei luoghi di lavoro.
Nell’ambito dell’adozione delle nuove tecnologie automatizzate da parte di organizzazioni e aziende in Europa, è essenziale comprendere non solo le opportunità, ma anche le sfide, i rischi e i problemi correlati a queste tecnologie in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. A tal fine, EU-OSHA ha recentemente pubblicato un’infografica illuminante che presenta dati, numeri e strategie utili per comprendere sia i benefici che le criticità dell’automazione delle mansioni lavorative.
Diffusione di robot e AI
L’infografica “Automation of tasks” illustra visivamente alcuni dati numerici relativi ai sistemi e processi tecnici che consentono ai dispositivi di assumere compiti che prima erano svolti dagli esseri umani. Secondo le indagini ESENER e OSH Pulse dell’EU-OSHA, il 5% delle macchine o dei robot integra l’intelligenza artificiale (AI), mentre il 3% dei robot può interagire con i lavoratori. Inoltre, il 39,5% delle imprese che utilizzano l’AI operano nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), della finanza e nei settori manifatturiero e ingegneristico. Infine, il 26% delle persone che utilizzano l’AI ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.
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Rischi e opinione dei lavoratori
L’infografica si sofferma anche sui rischi e le sfide per la sicurezza e la salute sul lavoro. Tra i principali rischi segnalati dai lavoratori vi sono la paura di perdere il lavoro, la perdita di autonomia, la necessità di riqualificazione e l’eccessiva dipendenza dalle tecnologie, nonché la mancanza di interazione sociale. Secondo un’indagine EU-OSHA del 2022 (OSH PULSE), il 27% dei lavoratori pensa che l’AI incida sui tempi e i processi del loro lavoro, il 47% ritiene che aumenti il livello di sorveglianza e il 24% che riduca la loro autonomia.
Questi dati evidenziano come l’introduzione dell’AI e della robotica nei luoghi di lavoro possa generare preoccupazioni tra i lavoratori, che temono di perdere il controllo sui propri compiti e di vedere ridotta la propria indipendenza professionale.
Opportunità ed esempi
Nonostante i rischi, l’automazione dei compiti offre anche numerose possibilità. L’automazione è particolarmente adatta a occupazioni ad alto rischio e attività ripetitive. Tra i vantaggi principali vi sono la riduzione dell’esposizione ad ambienti pericolosi, l’aumento del tempo disponibile per l’aggiornamento professionale, la riduzione del carico di lavoro e del tempo trascorso sullo schermo.
L’infografica evidenzia anche i settori lavorativi in cui l’automazione dei compiti è più frequentemente implementata: trasporto e stoccaggio, industria manifatturiera, attività sanitarie e sociali, attività professionali, scientifiche e tecniche e comparto delle costruzioni. Alcuni esempi specifici di attività automatizzate includono l’assemblaggio, il sollevamento di oggetti, programmi di analisi video e immagini per la diagnosi medica, pulizia e disinfezione, rilevamento e riconoscimento visivo di oggetti, fact checking e identificazione di contenuti inappropriati, ispezione dei cantieri, veicoli a guida autonoma per la movimentazione di materiali e ispezione e manutenzione delle infrastrutture.
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’automazione dei compiti lavorativi rappresenta una tappa fondamentale nella trasformazione digitale dei luoghi di lavoro. Mentre offre numerose opportunità per migliorare la sicurezza e l’efficienza, introduce anche nuove sfide che richiedono un’attenta gestione. È essenziale che le organizzazioni adottino un approccio equilibrato, che tenga conto sia dei benefici che dei potenziali rischi, garantendo al contempo il benessere dei lavoratori.
Una nozione base di automazione, scalabilità produttiva e trasformazione digitale correlata al tema principale dell’articolo è la necessità di una progettazione incentrata sull’uomo. Questo approccio garantisce che le tecnologie automatizzate siano implementate in modo da migliorare la qualità del lavoro e la sicurezza, senza compromettere l’autonomia e la dignità dei lavoratori.
Una nozione avanzata di automazione, scalabilità produttiva e trasformazione digitale applicabile al tema dell’articolo riguarda l’importanza della formazione continua. Con l’evoluzione delle tecnologie, è fondamentale che i lavoratori ricevano una formazione adeguata per acquisire nuove competenze e adattarsi ai cambiamenti. Questo non solo migliora la loro capacità di utilizzare efficacemente le nuove tecnologie, ma riduce anche il rischio di dipendenza e perdita di competenze specifiche.
In definitiva, l’automazione dei compiti lavorativi rappresenta una sfida complessa ma affascinante, che richiede un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte per garantire un futuro lavorativo sicuro e sostenibile.
- documento EU-OSHA con strategie per la salute e sicurezza in un mondo automatizzato
- Rapporto EU-OSHA sull'automazione dei compiti lavorativi con AI e robotica per quanto riguarda strategie, definizioni e politiche sulla salute e sicurezza sul lavoro
- Rapporto EU-OSHA sullo stato della salute e sicurezza sul lavoro nell'era digitale