Come l’intelligenza artificiale on-device sta rivoluzionando il futuro delle imprese

Lo scorso giugno, durante la conferenza annuale di Keba, l’azienda ha presentato i risultati finanziari e fornito un outlook dettagliato. L’innovazione e l’intelligenza artificiale on-device sono stati due aspetti fondamentali su cui Keba ha concentrato il proprio operato nell’ultimo anno, rappresentando un pilastro strategico per il Gruppo. Con 26 filiali in 16 paesi e siti di produzione in Austria, Germania, Paesi Bassi e Cina, Keba beneficia di una solida rete internazionale ben radicata nei mercati globali.

Il Gruppo, con sede a Linz/Urfahr, è suddiviso in tre business unit: Industrial Automation, Handover Automation ed Energy Automation. La diversificazione del business in vari mercati e settori ha dimostrato di essere una base solida e stabile per l’azienda. La divisione Keba Industrial Automation, partner di produttori di macchine e impianti nel settore OEM (Original Equipment Manufacturer), ha affrontato un esercizio caratterizzato da sfide come l’inflazione in crescita, l’aumento dei costi dei componenti e del personale, i prezzi elevati dell’energia e le incertezze derivanti dalla guerra in Ucraina.

Nonostante queste difficoltà, Keba ha generato un fatturato di 474,6 milioni di euro nel periodo aprile 2023 – marzo 2024, con una crescita media annua degli ultimi 5 anni del 9,3% (CAGR). L’azienda è soddisfatta dei risultati ottenuti in tutti e tre i segmenti di attività, riuscendo ad aumentare la propria quota di mercato in un contesto economico dinamico e difficile, in particolare in Europa, e ad espandere la propria presenza acquisendo nuovi clienti.

Intelligenza Artificiale Generativa: Un Nuovo Paradigma

L’adozione dell’intelligenza artificiale generativa rappresenta un cambiamento dirompente nel modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia, attraverso il linguaggio naturale e la conversazione. Uno studio sul potenziale economico dell’intelligenza artificiale generativa ha stimato che, se sfruttata appieno, potrebbe incrementare l’economia globale di oltre 4.000 miliardi di dollari, aggiungendosi agli ulteriori 11.000 miliardi di dollari che l’IA non generativa e altre forme di automazione potrebbero apportare globalmente.

In Italia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa potrebbe portare a 312 miliardi di euro di valore aggiunto, pari a circa il 18% del PIL, aumentando i livelli di produttività del sistema Italia. Secondo Anitec-Assinform, il mercato dell’IA in Italia sta crescendo rapidamente: nel 2023 si è registrato un aumento in volume di 540 milioni di euro, con una previsione di raggiungere 1,2 miliardi nel 2026, con un tasso di crescita annuo del 28,9% tra il 2022 e il 2026.

L’intelligenza artificiale generativa promette di trasformare il ruolo del personal computer, rendendolo un “companion” personale intelligente. L’IA generativa sul PC consentirà a un numero maggiore di persone di diventare creatori di tecnologia, anziché semplici consumatori. L’inferenza locale, ovvero l’elaborazione dei dati a livello locale, ridurrà la latenza, rafforzerà la privacy e la sicurezza dei dati, migliorerà l’efficienza energetica e ridurrà i costi di accesso.

Il Potenziale di Automazione dell’AI

Il Programma Strategico Nazionale sull’Intelligenza Artificiale 2022-2024 delinea tre aree di intervento per incentivare lo sviluppo dell’ecosistema nazionale: rafforzare le competenze, attrarre talenti e aumentare i finanziamenti per la ricerca avanzata. Nonostante i segnali incoraggianti, permangono criticità nell’attrarre talenti dall’estero e nel trattenere risorse in Italia, a causa della mancanza di opportunità di carriera e stabilità a medio termine.

Il mercato dell’AI in Italia ha registrato un tasso di crescita record del +52% nel 2023, raggiungendo 760 milioni di euro. Il 90% del valore è dovuto alle grandi imprese, mentre la quota restante è suddivisa equamente tra piccole e medie imprese e la Pubblica Amministrazione. Le principali aree di applicazione includono i sistemi di previsione della domanda, l’ottimizzazione della produzione manifatturiera, l’analisi dei clienti e la previsione del churn rate.

L’Osservatorio AI del Politecnico di Milano stima che il potenziale di automazione dell’AI in termini di posti di lavoro equivalenti sul territorio nazionale sia pari al 50%. Questo potenziale, se adeguatamente sfruttato, potrebbe automatizzare circa 3,8 milioni di posti di lavoro entro il 2033, contribuendo a ridurre il gap nell’offerta di lavoro causato dall’invecchiamento della popolazione.

Bullet Executive Summary

In conclusione, l’intelligenza artificiale e l’automazione stanno ridefinendo il panorama produttivo e tecnologico globale. La capacità di integrare l’AI on-device, come dimostrato da Keba, rappresenta un vantaggio competitivo cruciale per le aziende. La trasformazione digitale, guidata dall’adozione dell’AI generativa, promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, migliorando la produttività e la sicurezza dei dati.

Automazione di base: L’inferenza locale, ovvero l’elaborazione dei dati a livello locale, riduce la latenza, rafforza la privacy e la sicurezza dei dati, migliora l’efficienza energetica e riduce i costi di accesso.

Automazione avanzata: La capacità di integrare l’AI on-device consente alle aziende di sviluppare soluzioni personalizzate e sicure, trasformando il personal computer in un “companion” intelligente che può migliorare la produttività e la creatività umana.

La riflessione finale è chiara: l’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia, ma un catalizzatore per una nuova era di innovazione e competitività. Le aziende che sapranno sfruttare appieno il potenziale dell’AI saranno quelle che guideranno il futuro.