E-Mail: [email protected]
- 58% delle aziende industriali italiane prevede una produzione completamente automatizzata entro cinque anni.
- Attualmente, il 40,95% dei processi produttivi è automatizzato, ma molte aziende non sfruttano appieno il potenziale del cloud computing e dell'IoT industriale.
- Solo il 19% delle aziende utilizza l'intelligenza artificiale, anche se il 47% prevede di investirvi a breve.
- Le aziende con oltre 1.000 dipendenti automatizzano oltre la metà dei processi (54,60%).
L’automazione sta emergendo come una soluzione universale per l’industria italiana. La maggior parte delle aziende prevede una produzione completamente automatizzata entro cinque anni. Uno studio indipendente di Reichelt Elektronik ha rivelato che il 58% delle aziende industriali italiane ritiene che la produzione sarà totalmente automatizzata in questo periodo, mentre tre quarti (69%) considerano l’automazione essenziale per rimanere competitivi.
L’Italia è tra le economie più automatizzate al mondo in termini di densità di robot nella produzione. Attualmente, il 40,95% dei processi produttivi è automatizzato. Tuttavia, molte aziende stanno sprecando il potenziale dell’automazione, specialmente nell’analisi dei big data, nel cloud computing e nell’IoT industriale. Solo il 33% delle aziende utilizza il cloud computing, il 35% l’IoT industriale e il 33% l’analisi dei big data. Il 43% delle aziende prevede di implementare l’analisi dei big data nei prossimi due anni, dimostrando una crescente volontà di sfruttare queste tecnologie.
I sistemi di magazzino e logistica automatizzati (34%) e i sistemi di produzione automatizzati (42%) sono già ampiamente utilizzati. Tuttavia, solo il 19% delle aziende utilizza l’intelligenza artificiale (IA) e il machine learning (ML), anche se il 47% prevede di investirvi. Inoltre, il 53% degli intervistati crede che l’IA e l’automazione possano sopperire alla carenza di lavoratori qualificati.
La dimensione dell’azienda influenza il livello di automazione
Le piccole aziende sono meno avanzate nell’automazione rispetto alle grandi. Il 43% delle aziende con meno di 10 dipendenti utilizza pochi o nessun processo di automazione, mentre le PMI (50-250 dipendenti) automatizzano almeno parzialmente i processi. Le aziende con oltre 1.000 dipendenti automatizzano oltre la metà dei processi (54,60%).
L’Italia è tra le prime sei nazioni per densità di robot industriali, con 219 robot ogni 10.000 dipendenti nel settore manifatturiero. Il 63% degli intervistati utilizza robot, principalmente per compiti fisicamente difficili (50%), ripetitivi (61%) e pericolosi (32%). I robot sono impiegati in attività di assemblaggio (30%), saldatura (38%), palletizzazione (29%) e lavorazioni come fresatura e laser (43%).
L’automazione offre numerosi vantaggi: maggiore produttività (51%), risparmio di tempo (52%) e costi (40%), e una qualità del prodotto superiore (38%). I dipendenti traggono vantaggio dall’automazione grazie alla riduzione del carico di lavoro (24%) e all’eliminazione di compiti pericolosi.
Superare gli ostacoli dell’automazione
Nonostante i vantaggi, l’automazione presenta diverse sfide. La decisione di investimento è complicata per il 27% delle aziende, mentre il 23% segnala una mancanza di lavoratori qualificati. Le limitazioni finanziarie rappresentano un ostacolo per il 32%, e il 20% delle aziende non riesce a trovare soluzioni che soddisfino le proprie esigenze specifiche. Le piccole aziende, in particolare, trovano difficile implementare soluzioni sostenibili a causa di limiti di budget.
Lo studio prevede che entro cinque anni, il 58% delle aziende italiane sarà completamente automatizzato, e l’IA compenserà la carenza di manodopera qualificata. Tuttavia, il 70% delle aziende risparmia sui costi del personale grazie all’automazione, sollevando questioni sull’impatto futuro sul mercato del lavoro. La penetrazione dell’automazione varia a seconda della dimensione aziendale, e strategie differenziate possono aiutare le aziende di tutte le dimensioni a superare le sfide dell’automazione, tenendo conto del fattore umano.
Il ruolo dei giovani talenti nell’innovazione
Il contributo delle giovani menti è fondamentale per interpretare e applicare l’innovazione nelle aziende. Atlas Copco Group, ad esempio, ha partecipato al Career Day organizzato dal Politecnico di Milano per mettere in contatto studenti e mondo delle imprese. Durante l’evento, i giovani ingegneri hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con le tecnologie innovative sviluppate dal gruppo e verificare l’impatto dell’evoluzione tecnologica sulla riduzione dei consumi e dell’inquinamento.
Atlas Copco Group investe in ricerca e sviluppo, destinando il 4% dei ricavi totali a queste attività negli ultimi due anni. L’obiettivo è attrarre, sviluppare e trattenere persone diverse, con la giusta mentalità e competenze, offrendo un ambiente inclusivo che favorisca la crescita individuale e il senso di appartenenza.
Bullet Executive Summary
L’automazione sta rivoluzionando l’industria italiana, con un’adozione crescente di robot e tecnologie avanzate. Le aziende vedono nell’automazione una soluzione per aumentare la produttività, risparmiare tempo e costi, e migliorare la qualità dei prodotti. Tuttavia, la mancanza di risorse finanziarie e di competenze rappresenta ancora un ostacolo significativo. Le piccole aziende, in particolare, devono affrontare sfide maggiori nell’implementazione di soluzioni automatizzate.
Automazione, scalabilità produttiva e trasformazione digitale sono concetti strettamente legati. L’automazione permette di aumentare la produttività e ridurre i costi, mentre la scalabilità produttiva consente alle aziende di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda. La trasformazione digitale, infine, integra tecnologie avanzate nei processi aziendali, migliorando l’efficienza e la competitività.
Una nozione avanzata di automazione è l’uso dell’intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva, che permette di prevenire guasti e ottimizzare l’uso delle risorse. Questo approccio non solo migliora l’efficienza operativa, ma anche la sostenibilità, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.
In conclusione, l’automazione rappresenta una grande opportunità per l’industria italiana, ma richiede un impegno continuo in termini di investimenti e formazione. Le aziende devono essere pronte a superare le sfide e a sfruttare appieno il potenziale delle nuove tecnologie per rimanere competitive in un mercato globale in continua evoluzione.
- Sito ufficiale di Reichelt Elektronik, azienda leader nel settore dell'elettronica e dell'automazione industriale
- Sito ufficiale di Reichelt Elektronik, azienda leader nella distribuzione di componenti elettronici e tecnologie IT, coinvolta nello studio sull'automazione industriale in Italia
- Approfondimento sul tema dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico in relazione all'automazione industriale