In che modo il Digital Services Act sta trasformando i giganti del web?

Il Digital Services Act (DSA) e il Digital Markets Act (DMA) rappresentano un passo significativo verso la creazione di uno spazio digitale più sicuro e equo all’interno dell’Unione Europea. Questi atti legislativi mirano a proteggere i diritti fondamentali degli utenti e a stabilire condizioni di parità per le imprese nel mercato unico europeo e a livello globale. Il DSA si concentra principalmente sugli intermediari online e sulle piattaforme, imponendo obblighi rigorosi per le piattaforme con oltre 45 milioni di utenti mensili nell’UE. Il DMA, invece, regola le piattaforme digitali che fungono da “gatekeeper”, ossia quelle con un ruolo sistemico nel mercato interno. Queste normative sono essenziali per affrontare le sfide della trasformazione digitale, come la diffusione di contenuti illegali e la manipolazione algoritmica.

Un’Analisi Critica delle Proposte Legislative

La Commissione Europea, con il suo ambizioso programma normativo, intende stabilire standard globali per la regolamentazione delle piattaforme online, dei servizi digitali e dei sistemi di intelligenza artificiale. Tuttavia, alcune proposte hanno suscitato critiche, come quelle espresse dall’ex CEO di Google, Eric Schmidt, riguardo alle disposizioni sulla trasparenza nei sistemi di intelligenza artificiale. Le proposte legislative, che includono il DSA, il DMA e l’AI Act, hanno un effetto extraterritoriale, applicandosi a tutte le imprese che offrono servizi nell’UE, indipendentemente dalla loro sede fisica. Questo approccio mira a proteggere i consumatori e le imprese europee da tecnologie e pratiche dannose, garantendo al contempo che le aziende non europee non abbiano un vantaggio competitivo.

Obblighi Aumentati e Sfide per le Piattaforme Digitali

Il DSA introduce nuovi obblighi per gli intermediari online, tra cui un sistema di “notice and takedown” per i contenuti illegali e un approccio “know-your-business-customer” per le piattaforme di mercato online. Le piattaforme molto grandi devono inoltre spiegare il funzionamento dei loro algoritmi e aumentare la trasparenza nella pubblicità online. Il DMA, invece, impone obblighi ai “gatekeeper”, come la restrizione delle pratiche di auto-preferenza e la promozione dell’interoperabilità. Tuttavia, il DMA è stato criticato per non affrontare efficacemente le “killer acquisitions”. L’AI Act adotta un approccio basato sul rischio, differenziando i sistemi di intelligenza artificiale in base al loro livello di rischio e imponendo requisiti più severi per quelli ad alto rischio.

Implicazioni e Prospettive Future

L’entrata in vigore del DSA e del DMA segna un cambiamento significativo nel panorama normativo digitale europeo. Queste normative, che diventeranno pienamente applicabili nel 2024, pongono sfide regolamentari elevate per le aziende digitali, con il rischio di sanzioni pesanti in caso di non conformità. Tuttavia, vi è preoccupazione nel settore che queste proposte possano spostare risorse dall’investimento alla conformità. L’adozione di un quadro normativo così complesso richiederà un’attenta collaborazione tra le autorità di protezione dei dati e gli organi di controllo del DSA per garantire un’applicazione coerente delle normative.

Nel contesto dell’automazione e della trasformazione digitale, il DSA e il DMA rappresentano un tentativo di bilanciare l’innovazione tecnologica con la protezione dei diritti fondamentali. La nozione di automazione si riferisce alla capacità delle piattaforme di gestire contenuti e servizi attraverso algoritmi avanzati, riducendo l’intervento umano. Tuttavia, la scalabilità produttiva e la trasformazione digitale richiedono un quadro normativo che garantisca la trasparenza e la responsabilità, evitando l’abuso di potere da parte delle grandi piattaforme. In un mondo sempre più interconnesso, è essenziale riflettere su come queste normative possano influenzare non solo il mercato europeo, ma anche il panorama globale della tecnologia digitale.